
Grave lutto nella Famiglia “Podistica il Laghetto”
novembre 27, 2020 - (0) commentsPartecipiamo al dolore di Enrico Scarpone (Cofondatore della Podistica il Laghetto) per la scomparsa della sua Carissima Moglie Luisa. Podistidoc.it

Napoli Pompei: appuntamento a Novembre 2021
ottobre 13, 2020 - (0) commentsUfficializzato l’annullamento dell’edizione 2020 della classica Napoli/Pompei. Facile capire i motivi, e facile anche capire che tutto ora si proietta verso il 2021, ultima domenica di Novembre (come da Tradizione). Peppe Acanfora, Presidente del Movimento Sportivo Bartolo Longo, ha dovuto […]

La dieta non esiste
ottobre 07, 2020 - (0) commentsNei prossimi anni più del 50% della popolazione occidentale rischia di ammalarsi di malattie metabolicamente correlate: diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperuricemia, a causa dell’eccesso di nutrienti e della loro pessima qualità. La maggior parte dei pazienti si affida ad una miriade […]

Meravigliosa domenica di fine estate
ottobre 07, 2020 - (0) commentsPiano di Sorrento, 20 settembre 2020, spiaggia di Caterina… sono appena le 7.30 del mattino e già affondo i piedi nella morbida e umida sabbia che divide questo spicchio di spiaggetta dal mare. Piccolo angolo di paradiso immerso nel silenzio […]
Sono tornato a distanza di due anni, in quella che considero una delle città più belle d’Italia e che mi ha regalato il mio ‘personal-time’ sperando di riuscire nell’intento di ‘lasciare su Piazza Unità d’Italia’ il segno tangibile delle fatiche e degli allenamenti effettuati che una maratona richiede.
Uno dei miei filopensieri di corsa è: ‘la mezza la posson fare tutti (ovviamente con la preparazione minima..) ma per la maratona non bastan le gambe, ci vuole testa’!
Non ci si inventa niente in una ’42’ e basta un piccolo particolare che fa saltar tutto, o meglio non fa raggiungere gli obiettivi sperati.
Nel 2005 la gara si è svolta su un circuito bellissimo (a mio modo di vedere) da ripetere due volte così come capita spesso in questo tipo di manifestazioni, ma stavolta si è provato a coniugare ‘il passato’ (partenza originaria della Maratonina dei due Castelli) con il ‘nuovo’ (la superstrada con i suoi cavalcavia).
Per concludere questa maratona, ci voleva veramente TESTA, se non altro perché la perfetta macchina organizzativa della Bavisela, ha deciso di far correre i km cruciali in perfetta solitudine, su di una sopraelevata che non dava alcun punto di riferimento, se non il senso di vuoto del percorso e di ciò che ti circondava!
Una manifestazione questa dai due volti, con il primo tratto molto suggestivo (ma anche poco partecipato dal pubblico fino a Miramare, in quanto in costiera) con scenari mozzafiato, bellezze carsiche, gallerie scavate nella roccia, vegetazione tipica..( ma siam qui per il panorama o per correre???), poi dopo Barcola si entra a Trieste e un intervallo nella vecchia stazione (che due anni or sono, nel mio consueto articolo definii ‘ambiente di altri tempi’), surreale, con l’unico rumore il passaggio delle scarpe sulle vecchie rotaie e il fiato degli atleti , poi di nuovo ‘in centro’ per uscire verso Servola e poi via, verso il ‘porto nuovo’ con gli ormai incriminati cavalcavia, la superstrada e tutto il resto, prima di ritornare a Trieste, quella che ti accoglie con calore, con spirito sportivo, e ti da la possibilità di correre di nuovo aiutandoti con i suoi applausi, con le sue urla di incitamento, le sue bande dislocate per la città che suonano la carica .. quasi fossimo tutti come Ottaviano! Si, perché Trieste ci ha trattato tutti allo stesso modo, ecco perché fatico a capire una scelta del genere.
La scelta di un percorso definito ‘tecnico’ nella seconda parte.. ma signori, capisco la qualità della manifestazione elevata a giusto merito a Campionato Italiano Master, ma proprio perché Master doveva essere tracciato più a contatto con la gente! Il master (sia l’evoluto, sia il tapascione.. io mi reputo un ibrido da 2h52′) sente il bisogno del calore del pubblico e credetemi, anche ascoltando le sensazioni degli altri ‘master’ nei paddock dopo gara, tutti si lamentavano di quel tratto ‘sciagurato’.
Spero di non essere stato il solo a ‘patire’ quegli 8km, con la consapevolezza di aver dimostrato a me stesso di aver TESTA per la maratona.
Sono fermamente intenzionato, in futuro a tornare nella città Italiana per eccellenza (guarda caso, ogni anno che vado a Trieste vince un Italiano) , ma non per correre ‘da solo in autostrada’ la ‘versione 2005’ dava la possibilità di incrociare più volte la stracittadina, mentre quest’anno solo di ‘spalle’ e per poco
Faccio i miei complimenti all’organizzazione nonostante questa pecca, perché correre qui è un vero piacere; peccato che abito ‘dall’altra parte dell’Italia’ altrimenti mi gusterei sicuramente tutte le manifestazioni in programma, non solo la 42km
Volevo fare un grande applauso al Signor Alan Savio (pettorale 1937), partecipante alla mezza con il figlio, Jacopo (pett. 2999)! Quando in corsa incontro certe persone, mi rendo conto che la loro è una fatica nonostante il sorriso, il nostro è solo uno sfizio, un puro divertimento!
Autore: Massimo Ragusa
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