Cronaca — 27 giugno 2010

Clicca per l'immagine full sizeLa Mercogliano/Montevergine ha confermato la tradizione. Chi ha corso per agonismo. Chi ha gareggiato per allenarsi al meglio. Chi ha corso per pura devozione. Record di iscritti e di arrivati nell’edizione numero 13 della scalata al santuario: 462 atleti nella lista dei partenti e 431 arrivati, numeri mai raggiunti prima (per non parlare poi del nuovo record cronometrico stabilito dai Fratelli Lamachi). I 16,7 km del tracciato (con pendenza media del 7,5%) hanno fatto selezione da subito nella gara maschile, così come in quella femminile. A differenza degli altri anni, quest’anno nella gara maschile non si è atteso più di tanto per sferrare l’attacco e andar via. Allo scopo ci hanno pensato Abdelkebir Lamachi (superfavorito alla vigilia) e Abdelaziz El Makhrout (sempre presente e più volte vincitore nella gara organizzata dalla Pro Loco di Mercogliano, che si avvale della collaborazione tecnica del Montemiletto Team Runners). I due atleti Nord Africani si sono fatti compagnia, fino al 4° km, per poi assistere all’assolo di AbdelKebir Lamachi. Passaggio al 10 km sul piede dei 3’45’ di media, e distacco aumentato di un bel po’. Alle spalle di Lamachi intanto c’è stato un avvicendamento. Partenza razionale per Abdelhadi ben Khadir, tanto da permettergli di aumentare notevolmente nella seconda parte del tracciato e superare Abdelaziz, quando mancavano poco più di sette km dal traguardo.


Decisamente diverse le condizioni atmosferiche trovate dagli atleti all’apice della salita (anche questa una tradizione). Pioggerellina e temperatura di certo non estiva, nel finale di gara. Non di certo questo ha impedito a Lamachi (Atl. Capua) di vincere la sua ennesima Scalata di Montevergine, con un tempo finale (1h02’35’) che è decisamente migliore del tempo registrato dal vincitore lo scorso anno. Un ottimo 1h03’47’ finale invece  ha garantito a Abdelhadi Ben Khadir sia il secondo posto sia, cosa ancor più importante, la bella sensazione di essere sulla strada giusta per riprendere ritmi e protagonismo in gara (cosa che gli mancava da qualche mese). Abdelaziz El Makhrout si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, arrivando a poco meno di 2′ dal vincitore. Gran bella prima volta per Giuseppe Soprano. Un ragazzo dalla grande tenacia e voglia di dare, confermata con un esordio alla Mercogliano/Montevergine che ha lasciato il segno. Una quarta posizione la sua, frutto di una corsa regolare e senza sfasature (per lui quarta posizione e 1h06’12’ finale). A seguire, un altro duo magrebino: Abderrafii Roqti e El Mostafa Saqi (entrambi in 1h07’42’). A completare l’elenco dei primi 10: Adolfo Squitieri (tornato ad andar forte), Gianluca Piermatteo, Antonio Luongo e il giovanissimo Codom Solomon del Team Il Laghetto.


La gara donne si è immediatamente delineata, ai fini del podio. Nessun dubbio sulla vittoria di Meriyem Lamachi (cosa puntualmente confermata dall’atleta del Montemiletto Team Runners, con 1h14’47’). Così come nessun dubbio sulla facile seconda posizione di Annamaria Vanacore (per lei 1h17’40’) e sulla terza, di Ania Paniak (1h28’41’). Molto più combattute le posizioni ai piedi del podio. In poco più di 10′ sono infatti arrivate tre atlete: Lucia Avolio (bella e convincente la prova della portacolori Napoli Nord Marathon), Filippa Oliva e Gioconda di Luca (ottima la sua gara, nonostante i postumi dell’incidente subìto nei giorni precedenti). Nel novero delle prime dieci anche Teresa Galano (Paeninsula), Marianna Biancardi (Baiano Runners), Bruna Petrillo (Il Laghetto) e Fatima Mouaauyan (Napoli Nord Marathon).


Classifica a squadre vinta dalla Napoli Nord Marathon, sulla Podistica Marcianise e Montemiletto Team Runners.


La bella tradizione della Scalata a Montevergine continua, e continua nel migliore dei modi. Praticamente tutti gli atleti partiti hanno tagliato il traguardo. Un traguardo non facile, visto il tracciato e la sua lunghezza, ma nello stesso tempo un traguardo agognato: per agonismo, voglia di ben figurare e, per moltissimi, per pura devozione.


 


Nella Foto (Di Alessandro Ponticelli) Abdekebir Lamachi

Autore: Marco Cascone

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