TuttoCampania — 13 marzo 2011

La pioggia ci ha risparmiati per gran parte della gara, per poi farci compagnia al termine della stessa e durante le premiazioni. Una pioggia che però non ha tolto nulla allo spettacolo e, soprattutto, alle emozioni che sono proprie di questo evento. Da sempre. San Giuseppe Vesuviano festeggia così la sua decima edizione della Maratonina, tutta proiettata verso la Solidarietà e il ricordo. la Maratonia della Solidarietà, Il Memorial Biagio Bifulco festeggia così nel migliore dei modi: record di iscritti e arrivati, a suggellare ancor di più il rapporto simbiotico che si è instaurato tra gli atleti campani e la gara organizzata dal Gruppo Sportivo Solidarietà. I colori della Nostra Italia presenti ovunque, emozioni che si sono aggiunte ad emozioni. Un percorso non facilissimo, quello di San Giuseppe, ma vissuto sia nel Cuore del paese sia nei punti di maggiore interesse cittadino. Abderrafii Roqti che punta alla vittoria, e lo si capisce da subito. Partenza violenta la sua, fin troppo. Un troppo che ha fatto rischiare il Marocchino, portacolori della Podistica il Laghetto. Un rischio chiamato Marco Calderone, capace di recuperare nella seconda parte di gara gran parte del distacco accusato nei primi 5000 metri. Comunque sia vittoria per Roqti (parziale per lui ai 5000 di 15’15’, con un 16’26’ nella seconda parte), con il professore Calderone che recupera in salita un bravissimo Romualdo Barbato (Marathon Club Frattese) e ferma il crono sui 32’01’. Come dicevo, bella prova di Romualdo, suo il terzo posto in 32’21’.


La gara donne ha visto da subito una sola atleta candidata alla vittoria: Cathy Barbati. La ragazza del team Baiano Runners ha saputo gestirsi al meglio, regolando a distanza le avversarie. Per Cathy, e la sua vittoria, 39’42’. Podio completato da due atlete che si sono date battaglia fino agli ultimi istanti di gara: Ania Paniak e Giovanna Landi. Alla fine l’ha spuntata la prima, per soli 4′ (rispettivamente 40’46’ e 40’50’).


La cerimonia di premiazione è stata emozione pura. Il volto di Umberto Postiglione, il suo splendido sorriso, misto agli occhi pieni di lacrime. Tutto per i suoi ragazzi dell’Associazione Solidarietà. La lettera di Marco, a sintetizzare gioia, timori e voglia di vivere. L’Ingengere Arcangelo Ambrosio e il Dottore Giuseppe Miranda: stremati, ma giustamente orgogliosi di quanto di bello hanno realizzato, coordinando al meglio l’impegno dei tanti collaboratori. Il tutto per gli atleti, per San Giuseppe e, ancor prima, per chi ha bisogno di non sentirsi solo, nel duro cammino che porta fuori dal tunnel.


San Giuseppe Vesuviano: la pioggia voleva condizionare la gara e le emozioni. Non ci è riuscita


 

Autore: Marco Cascone

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