
Grave lutto nella Famiglia “Podistica il Laghetto”
novembre 27, 2020 - (0) commentsPartecipiamo al dolore di Enrico Scarpone (Cofondatore della Podistica il Laghetto) per la scomparsa della sua Carissima Moglie Luisa. Podistidoc.it

Napoli Pompei: appuntamento a Novembre 2021
ottobre 13, 2020 - (0) commentsUfficializzato l’annullamento dell’edizione 2020 della classica Napoli/Pompei. Facile capire i motivi, e facile anche capire che tutto ora si proietta verso il 2021, ultima domenica di Novembre (come da Tradizione). Peppe Acanfora, Presidente del Movimento Sportivo Bartolo Longo, ha dovuto […]

La dieta non esiste
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Meravigliosa domenica di fine estate
ottobre 07, 2020 - (0) commentsPiano di Sorrento, 20 settembre 2020, spiaggia di Caterina… sono appena le 7.30 del mattino e già affondo i piedi nella morbida e umida sabbia che divide questo spicchio di spiaggetta dal mare. Piccolo angolo di paradiso immerso nel silenzio […]
Dublin
Assegnamo la palma di migliore della settimana alla maratona di Dublino, in ragione della popolazione dell’Isola Verde, ridotta rispetto alle grandi Nazioni, che ha reso più difficoltoso il raggiungimento della notevole cifra degli arrivati: ben 12.171!
Infatti, mentre gli ospiti africani assicurano la qualità tecnica elevata del risultato dei migliori, la massa dei partecipanti la fornisce la nazione organizzatrice, come è logico che sia.
Dublino, svolta rigorosamente di lunedì come tradizione vuole da quelle parti, ha coniugato dunque un grande successo di massa con un ottimo risultato tecnico. Al termine di una gara abbastanza combattuta, specie nel finale, ha prevalso il giovane keniano Geofrey Ndungu, che ha varcato la linea del traguardo dopo 2:11.09, che non è male specie in considerazione del freddo e della pioggia che, come da noi, non hanno risparmiato la capitale irlandese.
Ridotto il suo vantaggio sul secondo, ma vittoria netta e meritata. Seguono Robert Kipchumba (2:11.26), Abdisa Bedada (che abbiamo accertato essere il fratello della vincitrice di Venezia) in 2:11.31 e Urga Negewo (2:13.15). Il migliore degli europei è stato il ragazzo di casa Paul Pollock, che ha chiuso con un dignitoso 2:16.30
Nella maratona al femminile, solita lotta fra Kenya ed Etiopia, ma con l’inserimento di altre nazioni, come ancora avviene fra le donne. Ha vinto Magdalene Mukunzi (2:30.45) su Faith Chemaoi (2:31.10), la russa Nataliya Punchkova (2:31.42) Ashete Bekers Didi (2:33.29), Marina Kovaleva (2:34.52) e Helalia Johannes (2:35.00) che ha viaggiato fin dalla Namibia per essere qui!
Francoforte
La seconda garnde maratona di questa domenica davvero autunnale, è stata quella di Francoforte, capitale economica della Germania, potenza egemone nell’Europa della finanza, ma molte meno in quella di coloro che fanno le corse a piedi!
Gli arrivati a Francoforte sono stati 11.964, cioè meno che a Dublino, anche se bisogna dire che di grandi maratone in Germania se ne organizzano parecchie ed i podisti fatalmente si disperdono.
Questa gara si distingue, fra le quattro, per il risultato tecnico complessivamente molto buono, merito come al solito delle lepri, ma anche dei potenti garretti dei soliti africani.
Lo svolgimento della corsa è stato quello consueto, per cui per descriverla basta dire che il vincitore, il forte Patrick Makau, ha prodotto lo sforzo decisivo poco prima dl km. 35 ed ha poi bravamente difeso il vantaggio dal tentativo di rimonta di Deressa Chimsa, che ha provato a tornare sotto, senza riuscirci, finendo con l’accontentarsi di un eccellente secondo posto. 2:06.08 contro 2:06.52 i loro tempi. Qui c’è da sottolineare che ben sette corridori hanno terminato in meno di 2:10, tutti africani, e in 26 hanno finito in meno di 2:20, dei quali solo sei erano europei. D’altra parte abbiamo sottolineato la settimana scorsa, che quest’anno sono solo cinque gli eruropei sotto la barriera (non troppo alta!) delle due ore e dieci. Il migliore è stato il tedesco Soren Kah (2:13.57) mentre una bella prova è stata messa a segno da Liberato Pellecchia, capace di completare il percorso dopo 2:16.24 di corsa. Complimenti a lui!
Anche le signore sono state molto veloci, in una competizione dall’andamento simile a quello maschile, dominata alla fine da Meselech Melkamu nell’ottimo tempo di 2:21.01. Staccata, ma non lontana, è arrivata Gerogina Rono (2:21,39). Più indietro le altre, precedute da Bezuneh Bekele (2:23.58). Migliore delle europee è stata Iwona Lewandowska, polacca, in 2:28.32.
In sette sotto le 2:30 ed in 14 sotto le 2:40
Molto bene le nostre Catherine Bertone, che ha finito in 2:34.54, decima, e Claudia Pinna, 13^ in 2:37.12
Venezia
Tempo infame alla maratona di Venezia. Questa è la prima notazione che sale spontanea alle labbra, dopo avere assistito alla prova veneta, quest’anno veramente svantaggiata dal maltempo. Passi per la pioggia battente, passi per il freddo sensibile ma tutto sommato sopportabile, ma il vento di bora, teso ed insistenete, quello è davvero un nemico mortale per chi corre! Ed infatti di vittime lungo il percorso ne ha fatte tante!
Tuttavia il tempaccio non ci sembra una spiegazione suffciente per giustificare il fortissimo divario fra gli iscritti (annunciati oltre 8.000!) ed i finisher effettivamente giunti al traguardo (6.000 scarsi), Evidentemente c’è qualcosa da rivedere nel meccanismo delle iscrizioni, perchè non è il primo anno e non è la prima maratona che denuncia questa stortura.
Iscrizioni a parte, l’organizzazione ha retto bene, pur essendo messa a dura prova sia dalla tipologia del percorso, davvero unico al mondo, che dalle condizioni atmosferiche.
E fortuna che l’acqua alta se n’è andata dal centro di Venezia, praticamente pochi minuti prima del transito dei primi atleti!
Ma anche così, vedere i corridori stremati dover fare i conti anche con le ondine che scavalcavano le rive per morire ai piedi dei podisti, è stato uno spettacolo emblematico delle difficoltà di questa corsa!
Spettacolo però indimenticabile!
La puntuale cronaca de La7 merita tutto l’applauso degli appassionati, finalmente liberati dalla logorrea Rai, dalle denominazioni forse esatte ma irriconoscibili, dalla continua ripetizione sempre delle stesse cose, dai doppi nomi ripetuti fino alla noia, dalle interminabili interviste ai potentati di turno, dai congiuntivi ridondanti e chi più ne ha più ne metta!
Cronaca puntuale ed asciutta, impreziosita dalla collaborazione tecnica ben collaudata di Laura Fogli e da quella esordiente di Migidio Bourifa, che con la sua competenza espressa in parole semplici ed essenziali ha superato senz’altro la prova!
La gara ha risentito pesantemente delle condizioni atmosferiche, e lo si è visto subito quando il gruppetto dei migliori si è categoricamente rifiutato di seguire le lepri, le quali, dal canto loro, cercavano solo di rispettare il contratto! Ne è nata una corsa a strappi, col crono che peggiorava via che aumentavano le diffcicoltà.
La decisione, in entrambe le gare, si è avuta prima di attraversare la laguna in direzione di Venezia approfittando delle numerose curve dei vialetti del parco.
Errore! perchè a quel punto mancavano più di 10km all’arrivo, ed erano di gran lunga i più duri, specie quelli sul lungo ponte che collega la città alla terraferma, spazzato sia dalla pioggia che dal vento.
Si è assistito dunque ad un finale epico, con i corridori che andavano sempre più piano, cercando di sopravvivere e che alla fine si sono ritrovati con i piedi nell’acqua, che si stava ritirando ma era ancora alta!
La prima ragazza, tanto per chiarire, ha percorso i chilometri del durissimo finale su di un ritmo superiore a quattro minuti e trenta al chilometro!
I primi dei sopravvissuti sono dunque stati Philemon Kisang (2:17.00) ed Emebet Etea Bedada (2:38.11). Da notare l’ottima prova di Domenico Ricatti, quarto in 2:19.43, che ha finito in rimonta su tutti. Ennesima riprova che il materiale per fare un buon lavoro ci sarebbe anche, che i tecnici societari e/o individuali sono ottimi, solo che manca un coordinamento efficace. E questa non è una sorpresa!
Washington
Infine ci occupiamo al volo della maratona più frequentata della settimana, che è stata tradizionalmente quella organizzata dal Corpo dei Marines in quel di Washington.
Il numero totale degli arrivati ha toccato quota 23.515, collocando così questa maratona subito alle spalle delle grandissime del calendario annuale. E questo ad appena una settimana dalla maratona di New York, che assorbe un grande numero di corridori americani.
Più che di una gara si è trattatto comunque di una grande festa popolare, in onore della Forza Armata nella quale gli americani più si riconoscono ed amano.
La corsa, infatti, non era riservata ai militari, ma aperta a tutti coloro che volevano fare festa.
I vincitori, per la cronaca, sono stati Augustus Maiyo (2:20.020) e Hirut Guanqui (2:42.03)
I risultati di tutte le maratone della settimana
Autore Franco Anichini
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