slide TuttoCampania — 04 settembre 2017

presenzanoAlcune denominazioni delle gare sembrano non essere casuali, come questa di sabato sera Trofeo Acqua ed Energia, chi vi ha partecipato credo colga a volo  l’ironia.

Acqua di cui necessitavamo per il caldo inaspettato che abbiamo trovato ( da noi un diluvio stava mettendo in forse la partecipazione alla gara, tanto che ho telefonato per sincerarmi delle condizioni meteo ) ; Energia quella che ognuno di noi, allenato o no, ha  tirato fuori per affrontare un percorso tostarello.

Poco dopo la partenza una salitina ci porta all’ingresso della centrale elettrica e percorriamo tutto il bacino idrico, bello lungo, tanto che per me, nelle retrovie, i podisti erano puntini colorati che si muovevano; prima di portarci fuori , sulla sinistra, tutti i ( non conosco i nomi tecnici ) tralicci con le loro parti in ceramica, fili e cavi e tutto il resto e vederli mi ha riportato con la mente alla mia infanzia quando ero affascinata da queste cose strane tanto che ogni volta ne restavo incantata. “Dopo il IV km viene il percorso si fa difficile “ era stato detto, quando ci sono arrivata un piccolo tonfo allo stomaco, ma ero lì conscia che avrei dovuto soffrire. Il paesaggio permetteva di distrarsi, tantissime le piante di fichi d’india, io credevo stessero solo nelle zone di mare, alberi di melograni stracolmi, prugne e alberi di fichi i cui frutti, passiti dal sole, facevano pensare ai fichi secchi ripieni di noci. Tra un pensiero ed un altro, verso circa i 6,500km si arriva alla salita più lunga, credo 300 mt, anche se salendola sembrava interminabile, poi giro di boa e, adesso, bisogna pensare solo ad arrivare; la discesa finale, di tanto in tanto, intervallata da strappettini, poi  la voce lontana dello speaker mi invoglia a riprendere a corricchiare fino agli ultimi 100 mt fatti a passo.

Un percorso bello e difficile che doveva essere gestito bene, un percorso di quelli che ti fa essere felice del tempo impiegato se sei di quelli  forti ed allenati,  felice di essere arrivato  a chi è tartaruga come me.  Sono arrivata stanca ma soddisfatta di esserci stata. Appuntamento al prossimo anno.

Viviana CelanoViviana Celano

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