L’organizzazione che voglio, quella che dovrebbe sempre essere. Si parte dalla consapevolezza che una gara, un evento podistico in particolare, non deve mai essere fine a sè stesso: ma una splendida opportunità per richiamare attenzione, veicolare messaggi, partendo dalla solidarietà, in tutti i suoi aspetti. Partendo cioè dalla convinzione, che tale deve sempre essere, che chi fa sport è uomo e donna fortunato/a, e questa fortuna (che poi si realizza nella bellezza dei momenti di gara) deve essere messa a disposizione di chi tanto fortunato non è. Ecco perché non posso che lodare, esaltare quanto di bello Giggino d’Aniello (come ogni anno, ma quest’anno persino di più) ha fatto nel corso della presentazione del suo evento (la Maratonina Città di Sant’Antonio Abate) e farà al momento agonistico della stessa: concentrare l’attenzione su chi soffre, su chi è solo, su chi ha bisogno di aiuto, materiale o morale che sia.

Questa volta tutto è indirizzato pro ricerca Malattie Rare, con inoltre aiuto ad associazioni che vivono affianco delle famiglie con ragazzi e ragazze autistici.

La gara di Sant’Antonio Abate la conosciamo tutti: coinvolgente, incredibilmente accogliente, ottimi premi, organizzatissima. Ma, lasciatemelo dire, tutto questo (anche se tanto) non è il suo punto forte. Il punto forte lo abbiamo vissuto alla presentazione, lo vivremo domenica raccogliendo fondi per chi lotta, facendoci sentire vicini a chi spesso si sente solo nella sua lotta.

Tutto questo, e soprattutto questo, è la Maratonina di Giggino d’Aniello, l’evento di Sant’Antonio Abate.

Venite con la consapevolezza che sarete protagonisti in gara e, soprattutto, protagonisti e strumenti di una splendida solidarietà.

E già da ora, indipendentemente dalla classifica, possiamo dirlo, saremo tutti vincenti!

Marco Cascone