TuttoCampania — 30 settembre 2011

Prendo spunto da quanto accaduto nelle ultime domeniche podistiche, ma potrei comunque fare lo stesso per quasi tutte le gare, dove sono previste le premiazioni per categoria. Il 60%, e anche oltre, degli assenti al momento della chiamata sul palco. Podi vuoti, o semi vuoti, con a volte dirigenti impegnati e costretti una marea di volte a rappresentare gli atleti da premiare. Gli atleti assenti. Sì, lo so, una piccola parte di assenti alla premiazione è fisiologica, ma il 60% è un’aberrazione… soprattutto perchè finalmente, negli ultimi tempi, le classifiche vengono realizzate quasi in tempo reale e non ci sono più le lunghe ed estenuanti attese di un tempo.


Scusatemi ma mi piace, in modo semiserio (più semi che serio), dare una giustificazione a quanto avvenuto e avviene, invitando invece seriamente, molto seriamente, gli organizzatori a non rispettare chi non li rispetta, eliminando la premiazione per categoria oppure, ancora meglio, eliminando i premi agli assenti. Rispetto per rispetto.


Motivazioni semiserie, come dicevo


‘ Sarà, ma credo che le assenze alle premiazioni derivino dal fatto che la domenica a casa di molti atleti ci sia il coprifuoco: Ore 11,30 (al massimo) il rientro, altrimenti le conseguenze potrebbero essere imprevedibili, persino drammatiche!!. Conseguenza 1, soft: niente ragù, modello ‘Sabato-domenica e lunedì’ di Edoardiana memoria artistica, anche se con molta probabilità non sarà proprio, purtroppo per gli atleti ritardatari, la Sofia nazionale ai fornelli a prepararlo. L’atleta in ritardo in questo caso seguirà una dieta da fame, conseguenza dell’orario d’arrivo a casa. Oppure, conseguenza numero 2: coprifuoco con effetto’contundente‘, frutto di un mattarello, pronto a scattare all’apertura della porta di casa, in caso di ritardo all’orario pattuito: la mogliettina (o il maritino)si è preparata/o nel tempo, modello cecchino, e il mattarello lo usa meravigliosamente a dovere e in caso di necessità (dopo aver guardato l’orologio). O anche, conseguenza numero 3, coprifuoco la cui violazione avrebbe come conseguenza il divieto assoluto di guardare partite alla Tv, o ascoltarle alla radio. Sai la tragedia, meglio il Mattarello O persino, scusatemi se arrivo a pensare a tanto, (conseguenza 4) astinenza totale, per tutta la settimana, dalle ‘gioie’ coniugali. Anche se, pensandoci bene, a qualcuno potrebbe fare anche piacere la cosa, vista la differenza tra il contenuto del proprio talamo nuziale con la Sofia modello “abat-jour”…o, per le atlete, con il Marcello-modello ululato”…


C’è chi, (non tutti, ma tanti purtroppo) viene a correre così come si va in ufficio: marcando il cartellino. Alle 10,30 massimo 11 via (sempreché non ci sia qualcosa da arraffare gratuitamente, e portarlo a casa, per fare felice chi ci attende con l’orologio ben in vista).


Voglio dare un consiglio ai tanti che lasciano vuoto il podio, al momento delle premiazioni: statevene a casa la domenica, allenatevi di mattina molto presto (così sarete rientrati molto prima delle 11) e date la possibilità magari a chi resta fino alla fine di avere il piacere e vivere l’orgoglio di salire sui gradini del podio. Un piacere che voi deliberatamente evitate, e che a ragion veduta non meritate. Se poi ci pensano gli organizzatori a tutelare il momento della premiazione della loro gara, tanto meglio!

Autore: Marco Cascone

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