slide TuttoCampania — 02 giugno 2016

repubblicaSì, piacevolmente Capua. Una gara che da sempre è caratterizzata dalla piacevolezza di ogni momento della stessa: dall’accoglienza ai preparativi prima del via, alla gara in se stessa, e allo splendido gusto del post gara. Tutto a misura di atleta, tutto per l’atleta. Chi c’è sempre stato sa di cosa sto parlando, chi c’è stato per la prima volta, in occasione di quest’ultima edizione, da ora saprà che Capua è garanzia di qualità, una gara da onorare anno dopo anno.

Quest’anno persino più piacevole la gara di Salvatore Raimondo, di Peppe, di Anita, del Team Atletica Capua. Ancor più di qualità, in termini organizzativi. Ancor più di qualità in ogni fase dell’evento, senza neanche dimenticare (così come non dimentica da sempre) il momento dedicato ai ragazzi.

Gara

Giuseppe Soprano (Caivano Runners) continua nei suoi show cronometrici, con abbinato assolo. Parte la gara, scappa via, complica la vita agli organizzatori (visto il vuoto tra se e gli altri), consuma energie nervose che magari potrebbero servire in altri momenti agonistici (leggi campionati) e non rende piacevole la cosa agli avversari. Vabbè, ma queste sono mie considerazioni, ognuno fa come gli pare. Comunque sia, a Soprano la vittoria in 31’44” (oltre 3 minuti prima dell’arrivo del secondo classificato). Ed è proprio della vera gara che voglio ora parlare, con il confronto fino all’arrivo tra Vincenzo Migliaccio, Gennaro Ciambriello e un nugolotto di contendenti arrivati al traguardo tutti nell’arco di 40”. Ed è stato proprio Migliaccio (Atletica Caivano) a fare la differenza nel finale, mettendo tra se e Gennaro Ciambriello (Atl. Giugliano) quei 4” che gli hanno permesso di salire sul secondo gradino del podio; a Domenica Mellucci e Ivan Intignano le posizioni ai piedi dello stesso.

Gara femminile con una simpatica e intelligente Siham Laaraichi, molto sobria e rispettosa delle avversarie: niente esibizioni inutili, gestione totale delle energie, passo regolare, chiusura in un serenissimo (per lei) 39’43”. Alle spalle della Marocchina del team Il Laghetto, un bel confronto tra prime donne. Alla fine a spuntarla è stata la giusta gestione gara di Martina Amodio (Napoli 1000eventi/Stufe di Nerone), con 41’30” di buona chiusura. Brava e tenace anche la ragazza salita sul terzo gradino del podio: Iwona Orawin (Caivano Runners). Quarta e quinta posizione per Maria Merola e Annamaria Damiano.

Classifica a squadre andata al team Run Lab.

a Sintesi finale: Piacevolmente Capua, come sempre, più di sempre

Marco Cascone.Marco Cascone

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