Alimentazione slide — 03 ottobre 2012

Il peso per un podista è estremamente importante ai fini della prestazione sportiva, esso assume un importanza pari all’allenamento. Il podista che si pone come obiettivo il raggiungimento di un miglioramento in termini cronometrici, non può trascurare i vantaggi che si possono avere riducendo l’eccesso di massa grassa. Dimagrire vuol dire perdere massa grassa e non perdita di massa muscolare. Il podista non necessita di grandi masse muscolari, ma la tonicità muscolare ci protegge da possibili infortuni e crea serbatoio per le scorte di glicogeno (la benzina prediletta dei nostri muscoli). Il muscolo è un tessuto vivo in continuo rinnovamento e con richieste metaboliche nettamente superiori rispetto al tessuto adiposo (quasi dieci volte), infatti, un miglior tono muscolare aiuta a bruciare maggiori calorie anche durante l’attività fisica.

Molti allenatori consigliano spesso ai loro atleti di migliorare il livello di soglia anaerobico, definito come: l’intensità di corsa che segna il confine tra il meccanismo aerobico ed anaerobico, suggerendo ripetute di ogni genere (lunghe, medie, brevi, scatti in salita..) invece è di fondamentale importanza suggerire anche il controllo della percentuale di massa grassa, perché non tutti sanno che all’aumentare della percentuale del grasso corporeo si ha un aumento proporzionale anche della frequenza cardiaca. È importante sottolineare che, se si supera il ritmo cardiaco massimale, si hanno molte possibilità di sconfinare nel sistema anaerobico lattacido, con conseguente consumo di zuccheri e non di grassi. In queste condizioni l’atleta raggiunge prima quel valore di frequenza cardiaca, in cui il metabolismo corporeo passa dall’aerobico all’anaerobico, cioè l’organismo deve trovare energia da molecole precostituite e non riesce più ad utilizzare l’ossigeno, con accumulo di acido lattico. La presenza di acido lattico nei muscoli determina uno stato di intossicazione delle cellule che si traduce nella sensazione di fatica muscolare  mettendo in crisi la contrazione muscolare e quindi la prestazione stessa. E’ fondamentale ricordare che il successo sportivo dipende non solo da una corretta pianificazione dell’allenamento, e qui mi permetto di dire che Marco Cascone ne è maestro, ma anche da un monitoraggio continuo della composizione corporea con un occhio particolare rivolto al controllo della percentuale di massa grassa e della sana alimentazione.

 

Dott. Francesco Aversano
Biologo Nutrizionista
Spec. In Biochimica Clinica
Dottore di Ricerca in Biotecnologie Mediche
Accademia Internazionale Nutrizione Clinica

www.studioaversano.com

Cell. 3932778689

 

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