Atletica News — 23 luglio 2010

LA CRONACA DELLA MATTINA


Marcia 10000m M (finale) – Unica finale in programma nella mattina di oggi. Svolgimento più articolato, rispetto alla prova femminile, ma il risultato non cambia: visto che il podio se lo spartiscono i due russi ed un cinese. All’inizio si fa vedere anche il tedesco Pohle, dominatore dei Mondiali allievi di Bressanone l’anno scorso: poi si forma un gruppetto di 7 o 8 elementi, sempre con i russi a menar le danze, salvo un tentativo di allungo del messicano Palma. Dopo l’8° chilometro rimane in testa il terzetto che alla fine occuperà il podio: per il titolo è un affare a due lo sprint che premia Filipchuk su Cai. I due azzurri al via, i pugliesi Massimo Stano e Giovanni Renò, non hanno certo prospettive di medaglia: conducono quindi una gara molto giudiziosa e raccolgono qualche vittima per la strada quando il caldo prosciuga le energie degli improvvidi. Stupisce la mancanza di europei nell’ordine d’arrivo: a parte i russi, solo lo spagnolo Amezcua nei primi dieci. Passaggi: Stano (4’07” – 8’24” – 12’41” – 17’03” – 21’20” – 25’38” – 29’57” – 34’21” – 38’48”), Renò (4’11” – 8’32” – 12’52” – 17’15” – 21’42” – 26’13” – 30’44” – 35’15” – 39’45”).
Martello M (qualificazione): Dato il limite di qualificazione fissato a 71.50, Simone Falloni avrebbe dovuto superarsi per ambire alla finale, puntando verosimilmente ad un ripescaggio nei 12. Il martellista azzurro ha una buona misura d’approccio, 64.49, ma poi si perde proseguendo con lanci non impeccabili (63.35 3 60.24). La morale è che, già prima di assistere al gruppo B, si è già certi dell’eliminazione.
Disco M (qualificazione): per Eduardo Albertazzi c’erano da disperdere i fantasmi di Novi Sad, quella disastrosa qualificazione degli Europei condita da tre nulli puerili. Stavolta niente dischi buttati nella gabbia, perchè il ragazzo ascolano mette le cose a posto fin dalla prima apparizione in pedana, 57.59, e poi ribadisce una serena ammissione alla finale di domani con un 58.36 che lo pone al sicuro (norma richiesta 59.40) e rende inutile il suo terzo tentativo.
Alto F (qualificazione): davvero poco da dire, le due azzurre Elena Vallortigara e Chiara Vitobello – con ambizioni da medaglia anche per la finale di domenica – fanno tutto con una semplicità disarmante. Alla fine chiudono senza errori a 1.81, come solo altre 4 concorrenti sulle 30 a referto sulle due pedane.
3000st M (batterie): questa distanza è sempre un banco di prova di tutto rispetto quando si tratta dei Mondiali juniores: troppo ampio il divario tra gli africani e gli altri, che sono costretti ad intepretare gare anomale, senza reali punti di riferimento adeguati alle loro possibilità. Succede anche che un ragazzo come Giuseppe Gerratana, al primo anno di categoria, non abbia ovviamente a disposizione vagoni di esperienza: il siciliano è però autore di una prima batteria molto accorta, condotta per necessità nelle retrovie con un occhio agli avversari da raccogliere lungo la strada. Purtroppo la tattica, pur giustissima, non vale a raggiungere l’obiettivo della finale. Invece ci riesce François Marzetta, già più maturo come specialista: nel suo caso vanno via in tre gli africani, a ritmi da 8’30”, e quindi resta aperta la possibilità di una promozione diretta (col 4° posto) oppure di un agevole recupero, giocando con i tempi (visti i risultati occorre scendere sotto i 9 minuti). Il varesino interpreta splendidamente la sua gara e segna il secondo miglior tempo della carriera (8’51″43) in condizioni certo non agevoli. Domenica pomeriggio sarà uno dei 5 europei al via della finale, compreso lo spagnolo di origini marocchine Merzougui.
110hs M (batterie): si sa che l’azzurro in gara, l’italo-americano Claudio Delli Carpini, non è in perfette condizioni di forma: pesano come un macigno le 7 settimane di stop per infortunio muscolare, interrotte solo dal titolo italiano di Pescara per la necessità di ottenere il minimo di partecipazione. Per un ragazzo come Claudio, la semifinale sarebbe una semplice formalità, se solo fosse a posto: invece regge uno dei primi tre posti della sua batteria, quelli della qualificazione diretta, solo per metà gara. Poi il belga Peeters gli soffia il 3° posto, con un abbordabile 14″01: l’azzurro chiude in 14″12, mentre per essere ripescato occorreva 14″02.
Asta F (qualificazione): la prova è stata rinviata dalla mattina precedente a causa della pioggia battente ed oggi la situazione è diametralmente opposta: sole a picco sulla pedana. La qualificazione sembra essere alla portata di Alessandra Lazzari: tantissimi gli errori e le eliminazioni nelle prime due quote d’attacco (3.65 e 3.85). Alla resa dei conti, invece, all’azzurra è fatale un solo errore in più alla misura d’entrata a 3.65: davvero da mangiarsi le mani per l’occasione persa.
1500m F (batterie): Giulia Viola parte nella terza e ultima batteria, e questo è un vantaggio: il problema è invece costituito dalla qualità delle rivali, per quello che è forse il contesto più impegnativo del primo turno. A questo punto l’azzurra già sa che, in caso di ripescaggio, deve correre sotto 4’18″90 (se 5^) oppure sotto 4’19″08 (se 4^): e sicuramente una mano la fornisce la solita kenyana dal passo veloce, nel caso Nancy Chepkwemoi (passaggio agli 800 in 2’13″41, con Giulia a ruota in 2’14″0). Purtroppo, quando le atlete doppiano il chilometro, la veneta perde qualche metro e non riesce più a recuperare sull’etiope sull’etiope Bekele (4^) e resta fuori dalla finale per 47/100, pur correndo uno dei suoi migliori tempi di sempre (4’19″37).


RISULTATI


3000st M (batterie): (b1) 1.Albert Yator KEN 8’40″92, 12.GIUSEPPE GERRATANA 9’06″62 (el.); (b2) 1.Jacob Araptany UGA 8’28″14, 5.FRANCOIS MARZETTA 8’51″43 (qual.)
110hs M (batterie): (b4, +1.6) 1.Pascal Martinot-Lagarde FRA 13″53, 4.CLAUDIO DELLI CARPINI 14″12 (el.)
Disco M (qualificazione): 1.Andrius Gudzius LTU 63.14, 9.EDUARDO ALBERTAZZI 58.36 (qual.)
Martello M (qualificazione): (gruppo A) 13.SIMONE FALLONI 64.49 (el.)
Marcia 10000m (finale): 1.Valeriy Filipchuk RYS 40’43″17, 2.Zelin Cai CHN 40’43″59, 3.Petr Bogatyrev RUS 40’50″37, 13.MASSIMO STANO 43’03″58, 16.GIOVANNI RENO’ 44’11″14
1500m F (batterie): (b3) 1.Nancy Chepkwemoi KEN 4’11″42, 5.GIULIA VIOLA 4’19″37 (el.)
Alto F (qualificazione): 1.ELENA VALLORTIGARA e CHIARA VITOBELLO 1.81
Asta F (qualificazione): 1.Shade Weygandt USA 4.05, 14.SILVIA LAZZARI 3.85 (el.)


Ore 18.30: finale Alto M (Giuseppe Carollo)


Sabato 24 luglio – AZZURRI IN GARA


Ore 13.30: finale Martello F (Elisa Magni)
Ore 13.40: qual. Triplo M (Andrea Chiari)
Ore 14.45: batt. 4x400m F (Italia: Giulia Latini, Valentina Zappa, Monica Lazzara, Marta Maffioletti)
Ore 15.30: finale Disco M (Eduardo Albertazzi)
Ore 15.35: batt. 4x400m M (Italia: Alessandro Pedrazzoli, Josè Bencosme, Michele Tricca, Lorenzo Valentini)


Domenica 25 luglio – AZZURRI IN GARA (tutte finali)


Ore 13.30: Alto F (Elena Vallortigara e Chiara Vitobello)
Ore 13.50: 3000st M (François Marzetta)
Ore 13.50: Martello M (ev. Simone Falloni)
Ore 14.10: Triplo M (ev. Andrea Chiari)
Ore 15.15: 4x400m F (Italia: Giulia Latini, Valentina Zappa, Monica Lazzara, Marta Maffioletti)
Ore 15.40: 4x400m M (Italia: Alessandro Pedrazzoli, Josè Bencosme, Michele Tricca, Lorenzo Valentini)

Autore: Ufficio Stampa Fidal

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