Sono anni che corro , ma quello che è accaduto ieri non mi era mai (o quasi) capitato di vederlo.

Alla Maratonina della Mela Annurca prima si era pensato ad una griglia per i primi 100 ma poi, ed io dico per fortuna, non si è fatta più ; Ho pensato che, comunque, anche senza griglia, i top sarebbero riusciti a stare avanti, anche se molti si fanno gli allunghi, si allacciano le scarpe, trovano mille motivi per riuscire a mettersi avanti. Ma gli atleti avrebbero dovuto radunarsi sotto l’arco Diadora posto a circa 200 mt  dal bar alla cui proprietaria doveva essere consegnata la targa alla memoria del marito grande sostenitore di questa gara ed invece …..

Mancano 10 minuti alla partenza, dal fondo del vialone una catena umana, predisposta dai solerti componenti l’organizzazione, inizia a raccogliere gli atleti per portarli al luogo di partenza ma, arrivati ad un certo punto, stop: gli atleti non si muovono più … hai voglia di urlare “ indietro, indietro”, non si spostano di un centimetro. Io, allora, entro nella pancia della balena per cercare di smuovere un po’ le cose all’interno e che trovo, quasi un vuoto, gruppettini che fanno salotto, alcuni ancora si salutano: roba da non credere,  decisi a non spostarsi nemmeno se li strattoni.

Per consegnare la targa alla signora hanno dovuto prelevarla e portarla di corsa, per evitare che fosse travolta da un’orda, tra i quali molti scostumati. Voglio ammettere che alla partenza si rubi qualche metro, ma almeno lo si faccia restando in zona arco, ma non a decine di metri da esso, rischiando di mandare a monte tutto il lavoro di mesi di persone che lavorano per tutti noi: non mi sembra giusto né umanamente né eticamente. A valle, domenica, ho vissuto momenti di panico ed il viso degli addetti ai lavori la diceva lunga. Mi domando quindi: se queste stesse persone che si comportano così in un momento di svago, chissà come si comportano in altre situazioni?

Alla fine la partenza c’è stata e, al dire di tutti voi atleti, è stata una bellissima gara, ma proprio voi avete rovinato il momento più bello ed emozionante, la partenza.

Viviana Celano