TuttoCampania — 18 aprile 2010

Umidità di quelle che lasciano poco fiato, con temperatura adeguata per rendere le cose ancor più toste per gli atleti. La pioggia, che sarebbe potuta essere da sollievo per chi ha corso, ma molto meno per gli organizzatori, ha fatto capolino nella seconda parte dell’evento, quando eravamo proiettati verso le 3h30′ dal via. Queste le condizioni trovate dagli atleti, nell’edizione 2010 della “Maratona Città di Napoli”, e relativa mezza maratona. Non voglio così giustificare tempi di certo non di assoluto valore dei vincitori, soprattutto per la Maratona, ma è giusto dare un rilievo tecnico che ha condizionato un po’ tutti. Anche se poi quel che ha contato di più è stato che Napoli è riuscita comunque, nonostante le tante tribolazioni della vigilia (relative ad un percorso ballerino, tale per forza di cose) ad offrire una buona edizione della gara, sia essa intesa come la classica 42,195 – sia per la mezza  – sia per la gioia dei partecipanti alla Corri Napoli.


Partenza alle 8,30 con i due keniani tranquillamente favoriti dal pronostico, per quanto riguarda la 42 km. A fargli compagnia nella prima parte di gara i nostri Mimmo D’Ambrosio (poi ritiratosi), Abdelhadi Ben Khadir e Romualdo Barbato (però proiettati verso la 21). Non era però questo gruppetto a dirigere le danze: alla cosa ci pensavano, un pò scriteriatamente, Adim Ismail e Mohammed  Hajjy, con passaggio iniziale sui 3’00’ a km. Con il passare dei km la gara si è ben delineata, con Abdelhadi Ben Khadir (Csain Atletica Campania) che prende l’iniziativa a poco meno di metà gara e va in testa, per restarci fino al traguardo di piazza del Plebiscito. Per lui un ‘normale’ 1h09’21’, che però assume la sua importanza, visto il periodo anemico e condizionante che il ragazzo Marocchino sta superando. Una buona iniezione di fiducia per lui.


Il podio della 21 maschile è stato poi definito dallo stesso Hajjy e da un ottimo Romualdo Barbato (Marathon Club Frattese), apparso in bella ripresa, dopo un periodo non del tutto positivo (per i due 1h10’30’, 1h10’40’).


La mezza Maratona donne proponeva il solito e tosto duello: Ania Paniak – Cathy Barbati. Per la prima volta l’ha spuntata Cathy (Baiano Runners) ma questo comunque non è bastato per la vittoria finale. Infatti la mezza di Napoli ha arriso a Loredana Vento, del Cus Tirreno Atletica. Loredana ha corso con molta sagacia, gestendo al meglio le energie lungo i 21 km del tracciato, fermando il crono sull’1h27’10’, per una gran bella vittoria. Mena Febbraio, Lucia Avolio e Susy Giocondo hanno poi completato il sestetto delle prime, per un terzo, quarto e quinto posto di prestigio.


L’epilogo della Maratona maschile in realtà lo abbiamo già vissuto in piazza, al passaggio al 17° km. Vincent Kipchirchir a poco meno di metà gara non lasciava spazio alla fantasia ed è andato via serreno verso la vittoria, rallentando in modo più che vistoso nella seconda parte di gara, non avendo dietro di sé chi potesse impensierirlo più di tanto. Per lui vittoria 2010 della maratona in 2h24’21’. Altro keniano in seconda posizione (Salomon Kandie) a circa 7′ dal vincitore. Gran bella terza posizione, e primo degli Italiani al traguardo, Gianluca Piermatteo. Il rappresentante dell’atletica Scafati ha corso al meglio (viste anche le condizioni climatiche) per un 2h34′ che non è niente male, alla sua terza maratona in carriera e a distanza di poche settimane l’una dall’altra.  A seguire Mario D’Ercole-Latina Runners (2h36’34’), Mario Scarola (Napoli Run) 2h40’55’ e Gennaro Ciambriello (2h44’51’ per il portacolori dell’Atletica Qualiano).


La maratona donne è stata una Maratona tutta podio Campano, con una Annamaria Caso (Napoli Nord Marathon) che ha deciso negli ultimi giorni di esserci, riuscendo a confermare che il talento è talento e la grinta è la sua arma migliore. Al 17° km sembrava in difficoltà (almeno questa la sensazione che ho avuto) ed invece un più che positivo 3h07′ al traguardo, a caratterizzare una sua seconda vittoria nella maratona napoletana. Prova di spessore per una Caterina Mastrianni (Marathon Club Frattese) apparsa in forma smagliante, regolarissima nel suo avanzare, fino ad un 3h14′ che per una over 40 è davvero un gran bel tempo. Terzo gradino del podio per Gioconda di Luca (ErcoSport). Gioconda ha fermato il cronometro sulle 3h31’03’.


Pubblico delle belle occasioni in Piazza del Plebiscito (e non solo) e spettacolo favorito da un circuito nervoso (che prevedeva più passaggi nell’ex ‘Largo di Palazzo’). Emozioni su emozioni, con il massimo del tutto raggiunto all’arrivo di Alessandro Barba (ragazzo affetto da Paraparesi Spastica) che giorni fa espresse il desiderio di esserci e di vivere dall’interno la gara. Mario De Maio l’ha accontentato, spingendo la sua carrozzina per 21km097 metri, con occhi intrisi di lacrime, di gioia e di fatica, per tutto il tracciato. Lacrime che hanno bagnato il volto di molti, all’incrociare del sorriso gioioso di Alessandro, nel momento in cui ha raggiunto il suo sogno.


Questo è il nostro sport. Questo è ciò che amiamo. Anche, e soprattutto questa, è stata la Maratona di Napoli


 

Autore: Marco Cascone

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