Cronaca — 25 ottobre 2009

Esordio col botto per la maratona di Lucca, alla sua prima edizione e con una classifica finale affollata di oltre 750 nomi. Un felicissimo avvio, non c’è che dire.


Denise Cavallini ha vinto in casa, a due passi dalla sua Lammari, da cui prende origine il nome della società. La mattatrice del recente giro a tappe ‘Le Colline di Napoli’, tra le donne non ha avuto rivali ed ha chiuso addirittura all’undicesimo posto in classifica, in 2h44’06’. Sul traguardo finale sono stati ben undici i minuti che l’hanno separata dalla lombarda  Loretta Giarda (Avis Gambalò), mentre al terzo posto è finita Sara Ferraglia (Runners Team 99 Volpiano) in 3h00’59’.


Anche in campo maschile, per la nuova maratona, Lucca ha scritto nell’albo dei vincitori il nome di un atleta in forza ad un club cittadino. E’ l’africano Philemon Metto Kipkering (Virtus Lucca) che ha coperto la distanza in 2h25’07’. Ha difeso la vittoria per una manciata di secondi sui diretti inseguitori. Infatti al posto d’onore è giunto il piemontese Mario Prandi (Apt Torino), con un distacco di appena 36′, mentre il portacolori della Brigata Pinerolo dell’Esercito, Vincenzo Trantadue, s’è aggiudicato il terzo gradino del podio in 2h26’02’.


Suggestivo ed intriso di storia il percorso scelto dagli organizzatori per l’esordio di questa nuova kermesse sportiva toscana di 42 km. Un tragitto praticamente lineare, tranne qualche scavalcamento di linea ferroviaria.


Lucca e parte della sua provincia, con la piana che segna con Porcari il punto d’innesto lungo il tragitto della Via Francigena, sulla direttrice nord-ovest. Palazzi, giardini, viali alberati e tra le tante costruzioni d’epoca la villa della frazione di Marlia, soprannominata Marly, sull’esempio della tenuta francese. E che dire di Capannori, a pochi chilometri dal capoluogo, fino a pochi anni fa il più grande centro rurale d’Italia.


E in tale percorso non poteva che avere la sua rilevanza artistica ed architettonica la location dell’expò in piazza san Michele, accanto alla millenaria chiesa e la struttura delle cinquecentesche Mura Urbane lucchesi, con il perimetro del centro storico chiuso da quattro chilometri e mezzo di fortificazioni. Un raro esempio di cinte e camminamenti rimasti intatti nei secoli e che tennero per quasi 150 anni all’opera tantissima manovalanza, nella piccola ma splendida città toscana.

Autore: Giovanni Mauriello

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