TuttoCampania — 12 ottobre 2011

Domenica sera, dopo aver visionato i risultati dei Campionati Italiani Cadetti di Jesolo, mi e’ sorta la necessità di scrivere per dare un segnale al movimento e, qualora non abbiano già provveduto i diretti interessati, a sollecitare una seria riflessione dopo la seconda disastrosa uscita (per chi non ricordi la precedente caduta estiva a Velletri), dalla quale siamo usciti con le ossa rotte, annotando un’ennesima disfatta relativamente alle rappresentative giovanili Cadetti/e e Allievi/e, il nostro futuro…
Risulta lampante il non poter colpevolizzare i ragazzi che, nonostante abbiano fatto del proprio meglio, hanno riportato tali risultati che dovrebbero indurre tecnici, dirigenti e tutti gli addetti ai lavori a costatare lo stato di prossimo collasso cui siamo giunti in Campania.
Bisogna avere il coraggio di essere oggettivi, purtroppo anche a rischio di apparire drastici e di poco tatto, nell’ammettere che i problemi, oltre che essere generati dallo stato delle strutture regionali fatiscenti, mal tutelate e totalmente disorganizzate (tranne rare eccezioni), partono dalle metodiche di reclutamento, gestione ed organizzazione interne, troppo spesso poco professionali, frutto di individualità inutili e delle conseguenti proclamazioni a “dio in terra” di atleti/tecnici di medio livello, preludio di chiusure a riccio ed impossibilità di crescita e condivisione dell’intero movimento campano. Noto con enorme dispiacere in molte, forse troppe, società e tecnici una sorta di “invidia dei poveri” e di conseguenti guerre puerili e sterili ove si dimostrano, in primis proprio agli stessi ragazzi seguiti, dei valori e dei comportamenti estremamente lontani dallo sport e dall’atletica, mentre invece ognuno di noi dovrebbe svegliarsi ed iniziare a fare attività seriamente, non solo come hobby domenicale, altrimenti non saremo mai davvero competitivi su scala nazionale.
Chi e’ seriamente intenzionato a far crescere il movimento, a farlo cambiare, a renderlo ciò che dovrebbe essere e non e’ più, deve scendere in campo, con tutti i propri mezzi e le proprie forze, mettendo soprattutto in atto progetti seri e concreti che portino in 4/5 anni, con una programmazione oculata e pianificata nei dettagli, a permettere alla Campania di dimostrare di saper fare atletica e saperla fare bene! Noi dell’Enterprise ci siamo già mossi in tal senso, modificando gli assetti interni, strutturando una società con mansioni, compiti e obiettivi precisi, aggregando numerose realtà giovanili, attuando percorsi mirati e studiati, perché questo sport possa essere visto soprattutto dall’esterno sotto una diversa ottica, innestando concetti di Organization, Marketing, Campus Scuola-Sport, ecc…
Troppo spesso ci limitiamo a piangerci addosso o a parlare al nostro stesso interno, mentre forse sarebbe ora di smetterla e rimboccarci le maniche, ognuno di noi per quanto gli concerne, mirando a fare del proprio meglio per il bene di tutti (a partire dalle società sportive che devono tornare a reclutare fisicamente i ragazzi per portarli sul campo e dai tecnici che devono essere più aperti al dialogo ed al confronto, oltre che alla collaborazione ed all’aggiornarsi continuamente, senza poi dimenticare la federazione che, ad ogni livello territoriale, deve saper promuovere al meglio l’immagine, la diffusione, la pratica, la programmazione breve/medio/lunga e la gestione del nostro sport e di chi vi ruota attorno, partendo delle sue perle, in primis quelle locali, valorizzando così l’intero movimento, senza soffermarsi unicamente ed esclusivamente sull’organizzazione dei Campionati ufficiali).
Forse in questo momento quanto da me auspicato appare alquanto lontano ed utopico a causa della mentalità rigida e “vecchio stile” di molti, la cui attenzione e’ solo dedita alla cura del proprio piccolo orticello, ma e’ proprio questa la ricetta del disastro odierno che non permette crescita, né miglioramenti, visto che collaborazione tra strutture e professionalità sono concetti che latitano su larga scala e comportando inesorabilmente il ripetersi di quanto accaduto per l’ultima volta proprio a Jesolo in questo week end.
Se mi permetto di affidare a voi tutti queste parole e queste riflessioni e’ perché, nonostante le amare costatazioni, mi ritengo fiducioso nella possibilità di un serio e concreto cambiamento, che ci permetta di poter dire “possiamo farcela”, ma il tutto dipenderà esclusivamente da noi, ognuno di noi, e da come ragioneremo e ci muoveremo nei giorni che verranno…
Con la speranza che la stessa possa uscire dal proprio attuale stato di coma latente, auguro buona atletica a tutti…


ANTONIO PAONE
Presidente Gruppo Enterprise

Autore: Antonio Paone

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