Cronaca — 22 agosto 2011

La Transmarathon edizione numero 11 va in archivio, ma non di certo in archivio vanno o andranno le emozioni che ha saputo donare. Emozioni fatte di incontri, di scoperte, di agonismo con il sorriso sul volto. Il segreto di questa splendida gara a tappe, che Roberto Funicello riesce ad organizzare ogni anno (nel cuore del mese caldo per eccellenza), sta proprio nel suo modo di essere, nella bellezza dei percorsi proposti, nelle attese dei paesi attraversati, nella solidarietà che si realizza, tappa dopo tappa, tra i partecipanti, nell’ottima organizzazione realizzata attraverso uno staff operativo di prim’ordine. Nonchè  nella gioia di concludere la tappa, e di sentirsi (giustamente) orgogliosi e gioiosi, anche solo per aver centrato l’obiettivo. 5 tappe vissute, ultima delle quali a Roccadaspide. Poteva essere solo una tappa di passerella, vista la breve lunghezza della stessa, ed invece è stata gara fino in fondo, essenzialmente per i primi due della classifica generale maschile. Un solo secondo a favore di Adim Ismail, prima del via. Un solo secondo che prometteva battaglia per la vittoria, e così è stato. Samir Jouaher, con una splendida tappa finale, ha confermato il pronostico che ad inizio Transmarathon lo dava favorito. Confermato sì, ma quanta fatica per battere un grande Adim. 4 secondi hanno permesso al portacolori della Podistica il laghetto di vincere, con Adim (atleta delle Fiamme Argento) mai domo fino all’ultimo: secondo gradino del podio per lui. Emanuele Zenucchi (Atl. Città di Genova) si è iscirtto all’ultimo momento alla Transmarathon, e la sua partecipazione ha lasciato il segno. Ancor prima di essere un gran bell’atleta Emanuele è una bella persona. Terzo gradino del podio per lui, primo italiano al traguardo. Per Abdelhadi Ben Khadir un discorso a parte. La febbre lo ha tartassato per gran parte delle tappe, non poteva di più. Comunque sia un buon 4° posto per lui. Bravissimo Mario Cirillo, del team di Angelo Palmieri: Atl. Agropoli-Hotel il Ceppo. Mario ha dimostrato di saperci fare e che, d’ora in avanti, in Campania si dovranno fare i conti anche con lui per le prime posizioni delle gare su strade. Dalla sesta alla decima edizione un nugolo di forti atleti ‘nostrani’: Alessandro Eterno e Giorgio Mario Nigro (free Runner), Francesco Bassano Aurora Battipaglia), Alfonso Ruocco e Remigio Montella dell’Isaura Valle dell’Irno.


La gara donne è vissuta sullo stile e l’incedere di classe della leader del Tour: Joanna Drelicharz (Ginnastica Comense). L’atleta di nascita Polacca, ma Italiana a tutti gli effetti, ha imposto il suo ritmo e fatto differenza sin dalla prima tappa, gestendo poi via via, e al meglio, le energie. Per lei l’ultima tappa sì che è stata una vera passerella. Una vittoria in 3h48′ complessivi, sui 54 km del tour. Senza nulla togliere alle ottime avversarie, peccato che Alessia Amore (giovanissima portacolori dell’Isaura Valle dell’Irno) abbia partecipato a solo tre delle 5 tappe. tutto questo per scelta tecnica e per saggiare la gamba e la risposta fisica, magari in vista della prossima edizione. Con i se e con i ma non si fa la storia, e neanche la classifica finale di una gara a tappe, ma Alessia, vista anche la bella vittoria di Rocca, avrebbe potuto (e non poco) incidere sull’evoluzione agonistica della gara in rosa. Comunque sia a tenere alto l’agonismo, ai fini della classifica totale, ci hanno pensato molte ‘Ragazze terribili’ che non hanno mai mollato, tanto da tenere viva la classifica (e la sua evoluzione) fino all’ultimo secondo di gara. Ester Zio (Montemurlo Prato), Sara Bradaschia (Marciatori Gorizia), Gianfranca Secci  e Ilaria Ramazzotti (entrambe Toscane, Montemurlo Prato) ed Elisa Cucchiarelli (Amatori Velletri)  hanno siglato le posizioni dalla 2a alla 6a. Gran gara per una Marianna Biancardi (Biaiano Runners) in forma splendida. Prima tra le campane, capace di staccare nelle prime tappe le ottime corregionali (Gioconda di Luca e Lucia Avolio), resistendo poi al loro rientro nelle tappe finali.


Gara nella gara la classifica a squadre è andata allo Sporting Calore-Roccadaspide, del Presidente Sergio Civita.


Come dicevo ad inizio articolo la TransMarathon del Cilento si è conclusa. Le emozioni vissute però restano. Quest’anno in tanti da fuori regione le hanno condivise insieme a noi. Felice di averle vissute insieme a dalle persone simpatiche, sorridenti e giustamente orgogliose di aver completato una gara da sogno.


 


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Autore: Marco Cascone

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