Cronaca — 09 dicembre 2009

In una giornata da incorniciare e con un bel sole, il 13° Trofeo ‘S. Barbara’ è ricomparso a Paternò (Catania) a dieci di distanza dall’ultima edizione e ha suscitato forti emozioni. Nella stessa piazza Indipendenza la notte precedente si erano conclusi i festeggiamenti in onore della Santa Patrona con il suggestivo spettacolo pirotecnico. La podistica ha avuto un successo al di sopra di ogni più rosea aspettativa e tutto il merito va al rinato Athletic Club Futura Paternò di Alice Castelli, collaborata dai coniugi Massimo Pino e Maria Rosa Furnari, l’attivo Assessore allo Sport del comune Gianfranco Romano e il supporto tecnico del Marathon Club Biancavilla di Salvatore Castelli.
Paternò, la  cui rocca fu abitata sin dall’età di Thapsos (tra il 1050 e l’850 a.C.) e che vanta il primato della maggiore superficie investita alla coltura di agrumi tra i comuni della Sicilia, si riconferma come terra fertile per l’atletica leggera. Il mitico prof. Turi Ciccia (nato a Paternò l’8 ottobre 1938) – fondatore del Centro Polisportivo Pro Paternò e ideatore con Luigi Puglisi di questo Trofeo nel 1984 – ha rievocato commosso durante la premiazione alcuni aneddoti sulla ‘scoperta’ di Alessandro Cavallaro (8’9 da cadetto sugli 80 nel 1995, 10’9 sui 100 e 23’0 sui 200 a 16 anni). Ciccia ha ricordato il periodo aureo dell’atletica in questo territorio con i paternesi Francesco Trovato e Carmelo Randazzo tedofori, portatori della fiaccola olimpica per i Giochi di Roma 1960. Poi gli atleti Giuseppe Rapisarda, Gianfranco Aragona, Gaetano Rizzuto, Carmelo La Cava, Salvatore e Tony Laudani, per arrivare al marciatore Alfio Corsaro e la ‘freccia di Paternò’ Cavallaro, strappato al calcio, che hanno dato lustro al centro etneo. Nell’anno di grazia 1999 Cavallaro campione europeo juniores sui 200 metri a Riga e Corsaro bronzo sui km 20 di marcia agli Europei under 23 di Göteborg. L’ultimo rampollo di Paternò è il promettente Davide Ciccia.
Condotta dallo speaker Giuseppe Marcellino – la ‘voce dell’atletica siciliana’ per antonomasia, protagonista da atleta su queste stesse strade nel 1990 e 1992 – la gara clou ha tenuto con il fiato sospeso la folla che s’accalca nella piazza Indipendenza e che non riesce a stare sui marciapiedi. Alessandro Cavallaro, sempre pronto a cogliere l’attimo dello sparo, questa volta è lo starter d’eccezione, come nell’ultima edizione del 1999, a fianco l’Assessore Romano. Subito i migliori in testa, al primo dei sette giri di 700 metri ciascuno si affacciano i magnifici sei condottieri Giuseppe Gerratana (Lib. Running Modica), Giovanni Cavallo (Sprinteam Catania), il belpassese Alfio Scalisi (C.O. Maratona Città di Palermo), il palermitano Marcello Marcianò (Amatori Atl. Benevento), i 19enni Giuseppe De Luca (Marathon Club Biancavilla) e il citato Ciccia (Lib. Catania). Al terzo passaggio sono in quattro, perdono una cinquantina di metri dai battistrada i due atleti più giovani, Ciccia e De Luca. Cavallo, Marcianò e Gerratana non scherzano, il master Scalisi, 35 anni, si stacca. Identica la quinta tornata e al suono della campana la bella coppia composta dai modicani Gerratana e Cavallo, quindici anni di differenza tra i due, ha un vantaggio di dieci metri su Marcianò. Trionfo maiuscolo di Gerratana che segna 14’36’ sui km 4,950, Cavallo 14’39’ e terzo Marcianò in 14’53’. Lo stesso Marcellino alla Bragagna si esalta e via via tagliano il traguardo gli altri protagonisti della corsa Scalisi 15’19’, Rocco Aloisi 15’30’, il misterbianchese De Luca 15’36’ e settimo Santo Giannitto (Sport Club Catania) 15’39’, pupillo di Vito Riolo. Prima donna Silvia Liberto (Genesis Catania) che ha completato i cinque giri (km 3,550) in 13’02’. Applausi per l’ultimo arrivato, il paternese Sebastiano Milici, 56 anni, festeggiato dai compaesani come se fosse lui il trionfatore della gara.
Giuseppe Gerratana e Giovanni Cavallo sono nati a Modica rispettivamente l’8 novembre 1992 e il 25 febbraio 1977. Il più giovane corre da giugno 2006, primo anno cadetti ed è allenato da Salvo Pisana, Giovanni da maggio 2004, scoperto da Basilio Gurgone. Gerratana vanta due presenze nella rappresentativa allievi in questa stagione sulla sua distanza da parata, i 2000 siepi.  Il 12 luglio, in una gara coraggiosa, è stato dodicesimo in finale ai Mondiali Allievi di Bressanone in 5’55’71, unico europeo di fronte a una muta di africani e otto giorni dopo sesto al Festival Olimpico della Gioventù Europea (EYOF) a Tampere in Finlandia con 6’02’75. Inoltre ha vinto il titolo di campione italiano allievi di corsa campestre a Porto Potenza Picena il 15 marzo e la medaglia d’oro nei 3000 metri in 9’05’86 ai Giochi delle Isole a Palma di Maiorca il 30 maggio. Nelle liste italiane allievi 2009 dei 2000 siepi è secondo con 5’53’97, tempo ottenuto a Villafranca di Verona il 20 giugno, primato siciliano e sulle dodici migliori performances ne possiede ben sei. Nel 2010, dopo i Campionati italiani di cross il 7 marzo, punta ai Mondiali Juniores di Moncton in Canada, in programma dal 19 luglio, dove correrà i 3000 siepi.
Non è la solita espressione, ma merita veramente un capitolo a parte la descrizione del Grand Prix Provinciale Giovanile di corsa, giunto alla dodicesima tappa. La vivacità e bravura dei ragazzi, dai più piccolini ai collaudati cadetti, l’attenzione posta dai nostri allenatori, in primo luogo il vice presidente della Fidal Sicilia Nuccio Leonardi che ha avuto parole di elogio per l’evento, i nuovi fiduciari tecnici della Fidal di Catania Daniela Pace e Andrea Bortolas, gli appassionati Rita e Carmela Bellini, Salvatore Cantarella, lo stesso Castelli, Pietro Collura, Salvo Grasso, Antonio Recupero, Vito Riolo, Giuseppe Sciuto, tutto è un concorso di valori che dimostra la vitalità dell’atletica catanese. In bella evidenza si sono messi la pulcina Agata Pino, 5 anni, che ammalia tutti; Alice Leonardi (Aetna Mascalucia), Giulio Domina (Tremestieri Etneo) e Marc Francescon (Atl. Virtus Acireale); Sheril Pino (Marathon Club Biancavilla) ed Emanuele Puglisi (Atl. Misterbianco); la ritrovata Chiara Torrisi (Atl. Acireale S.C.) e Alfredo Murabito (Atl. Misterbianco); Alice Biondi (Olimpia Biancavilla), i due infiammati cavalli di razza Giovanni Arena (Atl. Acireale S.C.) e Michele Malvuccio (Olimpia Biancavilla) al loro ottavo scontro su strada (7-1 per il figlio d’arte catanese), allievi di Collura e Cantarella.
Entusiasta l’Assessore allo Sport Gianfranco Romano mentre consegna il premio alla carriera ai nostri dorati velocisti Cavallaro e il catanese Domenico Rao: «Il Trofeo ‘S. Barbara’ è ripartito alla grande. Fatti i conti, poteva essere questa la ventiseiesima edizione, siamo invece a metà, alla tredicesima, molte le interruzioni ‘in corso d’opera’ e dobbiamo recuperare il tempo perduto. Il nostro intento è quello di ritornare ai livelli dei pionieri Ciccia e Puglisi, per poi superarli. L’atletica leggera qui a Paternò è sempre viva, devo ringraziare il prof. Salvatore Castelli e l’Athletic Club Futura Paternò che si sono prodigati per questa manifestazione e hanno sposato in toto quello che avevo in mente di attuare con la rinnovata podistica». Un plauso per il servizio egregio svolto dai Vigili Urbani di Paternò e al G.G.G. di Catania capitanato dalla fiduciaria provinciale Agata Fonte con Alfio Di Stefano e la brava figlia Miriam.


 


 


Nelle foto: Giuseppe Gerratana intervistato da Giuseppe Marcellino; gli artefici della manifestazione Alice Castelli, i coniugi Massimo Pino e Maria Rosa Furnari, l’Assessore allo Sport Gianfranco Romano.

Autore: Michelangelo Granata

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