Curiosita — 20 ottobre 2009

Sono stati resi noti i nomi dei tre atleti morti durante la maratona di Detroit di domenica scorsa. Le autorità di polizia dello stato del Michigan dopo un primo referto dei sanitari hanno riferito che i decessi sarebbero stati causati da malori improvvisi a  causa del freddo e della stanchezza.
Le disgrazie sono avvenute nel giro di 16 minuti e racchiuse tra il 17° ed il 22° chilometro, quando il circuito della gara americana attraversa il confine con il Canada, toccando la vicina città di Windsor. In quel momento il termometro segnava -2 gradi. Sui corpi dei podisti deceduti è stata disposta l’autopsia. Secondo le statistiche era da 15 anni, dall’edizione del 1994, che alla maratona di Detroit non c’erano stati malori mortali tra gli atleti in competizione.
La prima vittima è il 36enne Daniel Langton ed è stramazzato al suolo senza che i soccorsi potessero far nulla. Dopo dieci minuti un altro atleta ha accusato un violento malore, quasi nella stessa strada. Si tratta di Rick Brown di 65 anni e secondo qualche testimone avrebbe battuto la testa pesantemente al suolo, quando gli sono mancate le forze. La tragica edizione della maratona deve purtroppo segnalare ancora una vittima, a metà percorso. Questa volta è il giovane Jon Fenlon a far accorrere, ma invano, i medici in servizio. Aveva 26 anni.
La triplice disgrazia però non ha fermato gli organizzatori, che hanno fatto concludere regolarmente l’intera manifestazione. I partenti sono stati oltre 19 mila. La vittoria è andata a Nicholas Stenko in 2h20’22’; solo 30′ lo hanno diviso dall’americano Johnson Chad, che ha chiuso al secondo posto. Terzo al traguardo Matthew Fecht in 2h27’46’.
Incerta fino alla conclusione invece la gara femminile, con le prime tre atlete divise da 90′. L’ha spuntata Sarah Paxton, nativa di Highland nel Michigan, in 2h57’09’, davanti ad Ariella Gottfried, a soli 8′. Gradino basso del podio per Michelle Didion in 2h58’19’.

Autore: Giovanni Mauriello

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