Cronaca — 18 luglio 2011


 


Buone notizie per la Sardegna da Sacramento (California) in cui si sono svolti i Campionati Mondiali Master 2011. Antonio Carboni, pluri-campione Italiano nel settore del mezzofondo prolungato, ha detto nuovamente la sua in un mondiale in cui se l’è giocata con i più forti atleti del mondo della sua categoria, quella dei master 65 che include gli atleti con età compresa tra i 65 e i 70 anni. Atleta di classe, Antonio Carboni ha gareggiato in tre specialità molto dure (cross, 5000 e 10000 m) dimostrando grande forza e poliedricità, passando dallo sterrato alla pista nel giro di una settimana. Antonio non è nuovo al mondo master, ai Campionati Mondiali  di Riccione del 2007 conquistò l’argento sul cross, l’oro a squadre e il bronzo sui 5000 m. e a Sacramento, come a Riccione, ha ritrovato i suoi avversari di sempre, entrambi campioni del mondo di categoria: Albert Andereqq, uno svizzero fortissimo ed Emilio de la Camara, una istituzione per l’atletica master spagnola. De la Camara nel 2010 ha ricevuto dalla EVAA il riconoscimento come Atleta Master dell’anno. Antonio non si è comunque lasciato intimorire, tenendo alto lo stemma dei quattro mori e portando il tricolore sul podio americano per due volte.



La prima nella gara di esordio, la sua è stata la prima medaglia italiana in questi mondiali sugli 8 km di cross. Un bronzo che vale oro, se preso dietro Andereqq e De la Camara. Gli stessi che hanno avuto la meglio, a ordine invertito sulla gara dei 5000 m in cui Antonio si è classificato al quinto posto dietro De la Camara, Andereqq, Reynard (inglese) e Mathewson (australiano). 



La seconda medaglia è arrivata sui 10000 m,  gara in cui Antonio ha tirato fuori tutta la sua forza, i 25 giri di pista sono stati veloci e durissimi, una gara tattica tra i più forti al mondo in cui non  contano solamente le gambe, dove si sente tantissimo la stanchezza di due gare tiratissime in tre giorni e un fuso orario di 9 ore difficile da smaltire. L’obbiettivo del campione italiano era uno e solo uno, seguire lo spagnolo come un’ombra.In questa gara Antonio ha realizzato il suo capolavoro, con quella marcia in più che contraddistingue i campioni veri dai normali atleti,  dove più che le gambe contano il cuore e la testa il campione italiano non ha mollato  il campione del mondo spagnolo di un solo centimetro, una battaglia durata 25 giri percorsi sotto un caldo torrido a 40° gradi, ingaggiando così un duello terminato dopo  39’55’ ad appena 6 secondi dallo spagnolo. Il suo argento è la seconda medaglia azzurra nei campionati mondiali master nei 10000 m, categoria M65. La prima la vinse Luciano Acquarone a Durban, nel 1997.

Grandissimo Antonio. Non ci sono aggettivi per descrivere un campione di razza che solamente un altro nobilissimo campione spagnolo è riuscito a piegare, ma il colore della la medaglia non conta, Antonio ha saputo realizzare un sogno, aver lottato con i più forti atleti al mondo e aver tenuto alta la bandiera dei 4 mori e il tricolore che hanno sventolato sul  podio americano.
Questo è l’esempio che il campione Oschirese tenta di trasmettere ai giovani atleti della Runners-Oschiri che da tanti anni e con grande sacrificio allena,  solo con il sacrificio e il sudore di migliaia di km passati a correre sulle strade sotto la pioggia e sotto il sole si ottengono questi risultati, grazie di cuore Antonio, di averci fatto sognare e di darci la possibilità di correre insieme ad un grande campione senza tempo come te.

Autore: Sonia e Giuseppe

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