
Grave lutto nella Famiglia “Podistica il Laghetto”
novembre 27, 2020 - (0) commentsPartecipiamo al dolore di Enrico Scarpone (Cofondatore della Podistica il Laghetto) per la scomparsa della sua Carissima Moglie Luisa. Podistidoc.it

Napoli Pompei: appuntamento a Novembre 2021
ottobre 13, 2020 - (0) commentsUfficializzato l’annullamento dell’edizione 2020 della classica Napoli/Pompei. Facile capire i motivi, e facile anche capire che tutto ora si proietta verso il 2021, ultima domenica di Novembre (come da Tradizione). Peppe Acanfora, Presidente del Movimento Sportivo Bartolo Longo, ha dovuto […]

La dieta non esiste
ottobre 07, 2020 - (0) commentsNei prossimi anni più del 50% della popolazione occidentale rischia di ammalarsi di malattie metabolicamente correlate: diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperuricemia, a causa dell’eccesso di nutrienti e della loro pessima qualità. La maggior parte dei pazienti si affida ad una miriade […]

Meravigliosa domenica di fine estate
ottobre 07, 2020 - (0) commentsPiano di Sorrento, 20 settembre 2020, spiaggia di Caterina… sono appena le 7.30 del mattino e già affondo i piedi nella morbida e umida sabbia che divide questo spicchio di spiaggetta dal mare. Piccolo angolo di paradiso immerso nel silenzio […]
La storia del salto triplo scritta nella sabbia di Doha. Stasera in Qatar il meeting d’apertura della IAAF Diamond League 2015 offre uno spettacolo senza precedenti con due atleti oltre il fatidico muro dei 18 metri nella stessa gara. Vince il 21enne cubano Pedro Pablo Pichardo con un 18,06 (+0.8) che ne fa il terzo uomo di tutti i tempi alle spalle della leggenda Jonathan Edwards (18,29 nel 1995) e di Kenny Harrison (18,09 nel 1996). Il secondo posto di Doha porta, invece, il nome dell’olimpionico statunitense Christian Taylor che all’ultimo salto azzecca un incredibile hop-step-jump da 18,04 (+0.8), il più illustre sconfitto di sempre e il quarto uomo nella storia della specialità. Nelle liste alltime Taylor eguaglia l’iridato Teddy Tamgho che stasera esce di scena al terzo posto con 17,24 (+0.7) e un brutto infortunio (rottura del tendine d’Achille sinistro) rimediato alla quarta rincorsa. Pichardo il 4 giugno sarà in gara in Italia per il Golden Gala Pietro Mennea e un nuovo assalto alla soglia 18 metri.
Ayanleh Souleiman è il campione del mondo indoor dei 1500, ma al collo ha pure il bronzo iridato degli 800 metri. E proprio sul doppio giro di pista detta legge stasera il 22enne gibutiano: la campana suona a 50.01, Souleiman prende il largo ai 600 (1:17.60) e chiude in un fantastico 1:43.78 (WL) a soli 15 centesimi dal personale. Staccati gli altri big Asbel Kiprop (1:45.11, quinto) e Mohammed Aman (1:47.38, nono), con il francese Bosse quarto in 1:44.95. Sorpresa nei 1500 femmili: l’attesa era tutta per l’ennesimo round tra Abeba Aregawi e la campionessa europea Sifan Hassan, ma a Doha non si consuma nessuna rivincita del post-Zurigo. La vittoria va, infatti, all’ancora 18enne etiope Dawit Seyaum, iridata junior in carica che in dirittura d’arrivo mette fine alla fuga della Hassan battuta 4:00.96 (WL) a 4:01.40. Soltanto ottava l’Aregawi (4:04.42). World Leading (9:21.51) anche per la keniana Virginia Nyambura che nei 3000 siepi lotta e arriva praticamente spalla a spalla con l’etiope Hiwot Ayalew (9:21.54). Nei 400hs fa il vuoto Bershawn Jackson che, però, impatta contro l’ultima barriera e resta appena sopra i 48 secondi (48.09 WL), ma a distanza decisamente “di sicurezza” dal portoricano Javier Culson (48.96).
In apertura di meeting, finisce ad un soffio dai 7 metri il duello all’ultimo salto tra le lunghiste Tianna Bartoletta 6,99 (+0.6/WL) e Shara Proctor che con 6,95 (+0.7) eguaglia al centimetro il suo record britannico. Nei lanci puntuale affermazione della croata Sandra Perkovic che domina il disco con 68,10 e dell’iridato tedesco David Storl che con 21,51 nel peso mette in fila il possente terzetto americano composto da Hoffa (21,30), Whiting (21,06) e Kovacs (20,86). Poderosa spallata del finlandese Tero Pitkamaki che spedisce il giavellotto a 88,62 (WL). L’asta senza Lavillenie, trova il suo vincitore nel greco Kostantinos Filippidis (5,75), mentre la lituana Airine Palsyte salta 1,94 nell’alto come la russa Gordeyeva, ma un errore in meno ne decreta il successo.
Ufficio Stampa FIDAL.
Federazione Italiana di Atletica Leggera
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