Cronaca slide — 17 dicembre 2014

coast to coastLa divina costiera è come “ L’ angelo azzurro “ della divina Marlene Dietrich; ti ammalia, ti seduce, ti innamora e poi, all’improvviso, ti colpisce alle spalle … lasciandoti solo, togliendoti dal cuore quella gioia che sa darti, con un dolore a cui non c’è soluzione e che ti fa impazzire.

Ed è proprio così che si sono sentiti gli organizzatori della Coast to Coast. Quando era tutto pronto, ecco che spuntano, nelle ultime ore,  2 massi che sconvolgono la situazione portandoli letteralmente alla pazzia.

Mille problemi, mille difficoltà che sembrano non aver rimedio. Gare come questa sono sempre una scommessa con la sorte. Ma la manifestazione si deve fare, non può essere annullata, qualcosa si deve trovare. Si opta per una deviazione di percorso, ma la strada presa in esame ha una salita talmente ripida che a stento salgono le auto, figuriamoci gli atleti dopo quasi 30 km … la gara si fermerà a Conca dei Marini. Iniziano le riunioni .. si fa così, dopo un po’,  si fa colì , i pullman qua? no i pullman là … una giostra di sì e di no, di qui e di lì …. nuove difficoltà in vista sia per gli atleti, specie per quelli giunti ad Amalfi con le auto proprie, sia per lo staff. Prima di allestire l’arrivo, cronometraggio compreso, si è dovuto attendere che arrivasse l’ultimo pullman, mancavano 20 minuti all’arrivo del primo e ancora nulla era pronto.

Non sono solita fare apprezzamenti, ma in questo caso devo dire che veramente ci si è fatti in quattro per far sì che andasse tutto per il meglio, ad alcune situazioni non si è potuto rimediare, ma è stato fatto il possibile. Per il prossimo anno si cercherà di valutare ogni probabile defaillance onde evitarla. Ora che è passato ripensando a tutto, alle varie espressioni, spesso disperate, degli organizzatori in questi ultimi tre giorni, alle lacrime che mi salivano  quando i minuti passavano ed i pullman non arrivavano, mi viene da sorridere … un sorriso di gioia come quello che avevano gli atleti quando hanno tagliato il traguardo.

La divina costiera, per farci godere della sua bellezza, quasi ogni anno chiede il sacrificio di qualcosa, meno male non di qualcuno, ma ne vale la pena … che dobbiamo aspettarci per il prossimo anno ? Per noi tutti e per l’organizzazione…speriamo solo festa, spettaco, agonismo, bellezza!

 Viviana CelanoViviana Celano

 

 

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