Curiosita — 22 luglio 2010

Il mondo del podismo piange la morte di Gaetano Ferraretti , morto  lo scorso 16 Luglio a seguito di un male incurabile.
Uomo di sport e di grande impegno sociale, Ferraretti era originario di Foggia ; arrivò a Sannazzaro (PV) nel 1963 come geometra, fu uno dei primi tecnici dell’Eni ad impiantare la raffineria.
Nino è ricordato soprattutto per quanto ha saputo produrre  nel mondo dello sport amatoriale e del volontariato.
Fu fondatore di diversi gruppi sportivi nella comunità di Sannazzaro de’ Burgondi(PV) tra i quali il gruppo podistico, nato nei primi anni ’70 con l’organizzazione delle prime marce non competitive di quegli anni tra cui ancora oggi spiccano la ”tre  passi e una corsetta” , la marcia della merla  ed altre organizzate poi in collaborazione con il gruppo podistico Avis Aido.
Prima,quando il male l’aveva già colpito ma non ancora sconfitto, la presenza di Nino alle manifestazioni podistiche era una garanzia assoluta, una certezza con la sua forza di volontà che andava oltre le intemperie e l’età.
A tutti gli eventi organizzati dal gruppo podistico lui c’era. Amava lo sport, anzi lo sport con la S maiuscola, quel mondo che lui concepiva ancora non soggiogato dal vil denaro e genuino: lo sport come passione e divertimento.


Nino, che percorso hai scelto ..


Raccontare Nino Ferraretti, è molto semplice, basta dire che è veramente una brava persona, raccontare tutto il suo impegno sociale senza tralasciare nulla, diventa già più complicato. Impegno sociale, un impegno rivolto verso l’educazione sportiva dei ragazzi, un impegno che si concretizzava con la presenza continua agli allenamenti delle squadre di Baseball, Basket, Atletica, semplicemente in veste di aiutante, di volontario. I ragazzi, i giovani, la loro educazione allo sport vero, uno sport vissuto con la smania di migliorarsi ma non con l’ossessione di primeggiare, uno sport che deve formare caratteri, che deve essere veicolo di salute e che soprattutto metta davanti a tutto il sano divertimento. La sua fede e la sua adesione sincera e sentita al cattolicesimo, lo hanno fatto apprezzare anche come educatore nell’ambito dell’oratorio parrocchiale, dove oltre ad essere costantemente presente per dare una mano alla gestione del quotidiano, dava un’importante aiuto alla trasmissione di quei valori di fratellanza che viveva con così tanta partecipazione. Quando il male lo ha colpito, io mi sono sentito molto vicino a Lui e alle sue paure poiché io avevo appena terminato il mio iter terapeutico e durante le camminate molto del tempo lo passavamo a discutere delle terapie,di quanto fossero noiose e pesanti, ma voglio sottolineare con forza il suo atteggiamento che  non era quello del disperato che sa di lottare ad armi impari contro un mostro terribile e terrificante, bensì era quello di un uomo che aiutato da quella sua vera arcigna profonda fede affrontava le cure con forza d’animo esemplare sapendo che c’era la speranza della guarigione. Mai ho sentito parole di rammarico per essere malato, mai l’ho sentito lamentarsi contro questo destino che lo aveva così duramente colpito, mai una volta che abbia fatto capire del suo dolore della sua paura, la sua fede lo soteneva. Ogni Domenica, ad ogni uscita la sua grinta era costantemente messa alla prova dal male, e ogni volta vinceva lui, con la sua scelta di fare il percorso un poco più lungo, e vinceva il suo spirito, vinceva l’impavida spavalderia di chi sa di essere più forte del male perché sorretto da una forza d’animo e da una Fede che sono difficilissime da trovare.Non voglio aggiungere altro, voglio invece salutare un uomo che per molti è stato un esempio di vita sportiva e di impegno sociale,ma  non lo voglio salutare con un ciao,bensì lo voglio salutare con un ricordo che mi rammnenti la sua presenza, lo voglio salutare quando percorrendo quell’argine mi tornerà nelle orecchie la sua voce che mi raccontava delle sue cose, lo voglio salutare come  un ricordo quando mi allaccerò le scarpe prima di partire per qualche camminata.
Spero vivamente che il suo esempio di coraggio di forza di perseveranza e di Fede possa alleviare le sofferenze di molti e che soprattutto sia un seme che ognuno di noi farà germogliare nella propria anima.


 


Camorali Paolo
Gruppo Podistico AVIS-AIDO
Sannazzaro de Burgondi (PV)


 

Autore: Marco Ferraretti

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