Mancavo da qualche anno alla gara, sono tornato a presentare la “Alle Falde del Vesuvio”, ed ho ritrovato l’armonia del team che avevo lasciato. Anzi, non solo l’ho ritrovata, ma ho scoperto un team (quello della Podistica Vesuviana) ancor più compatto, piacevolmente unito, capace di vivere la corsa senza assilli, e di conseguenza trasmettere il tutto alla propria gara: ed è stato il modo migliore per onorare la decima edizione, quella della stella.

Gara

Giornata solare, con la giusta temperatura alla partenza, per poi aumentare con l’avanzare dei minuti dal via. Karim Sare, il pupillo della Marathon Club Stabia, talentuoso atleta della Città delle Acque, ha saputo gestire le sue qualità, ha saputo correre, cosi come doveva fare, per tenere a bada due espertissimi, quali Enrico Signorelli (Amatori Vesuvio) e Adolfo Squitieri (Isaura). Passaggio ai 1100 dopo il via sul piede dei 3,20” a km, media che ha portato poi praticamente fino al traguardo (solo 1” in più), nonostante le tante ondulazioni del tracciato, tra San Giuseppe Vesuviano e Terzigno (e ritorno). Bravo davvero questo giovanissimo Stabiese, un ulteriore salto di qualità e lo vedremo su prestazioni che, potenzialmente, sono nelle sue corde. Inutile dire che Enrico Signorelli continua a stupire, lui…over cinquanta. E bravo anche lo stesso Squitieri, a conferma che i veterani in Campania sono il top. Quarta piazza per Giacomo Perone, con Aniello Falco a seguire (entrambi ErcoSport).

Tra le donne una presenza Abruzzese ha sconvolto quella che sembrava già una classifica in rosa già scritta. Chiara Angelini (Pretuzi Runners Teramo), infatti, ha saputo recuperare nel finale, facendo sua la vittoria negli ultimi due km (41,49” di chiusura), quando cioè ha superato Annamaria Vanacore  (poi seconda al traguardo). A completare il podio Annamaria Battipaglia, del team Antoniana Runners. A seguire Teresa Catalano (Atl. Scafati) ed Elena Popa (Running Saviano).

A vincere la classifica a squadre ci ha pensato il team Amatori Marathon Frattese.

Il Presidente Raffaele Ranieri può andare orgoglioso della gara e, soprattutto, orgoglioso dei suoi splendidi collaboratori e, ancor di più, per la bellissima armonia che ho ritrovato: come e più di prima

Marco Cascone